Un istante di vuoto

Quanto può sopportare una persona? Quanto può sopportare prima di scoppiare?
In questo caso non possiamo fidarci di nessun tipo di statistica scientifica.
Potrei dire che si può sopportare tanto, tutto o potrei dire che non si riesce a sopportare nulla.
Ma quando di mezzo c’è la vita dei tuoi amici? Quanto ti spingeresti in basso per aiutarli? Lo dico io: troppo.
Quanto riusciresti a sopportare per un amico? Tanto.
Ma poi quando starai effettivamente bene? Mai.

Puoi fingere ai tuoi famigliari, ai tuoi conoscenti e ai tuoi amici, ma non a te, nessuno può mentire a se stesso. Ti tornerà sempre in mente tutto ciò che hai fatto (e non in segno di pentimento), tutto ciò che è successo. E da questo, purtroppo, non puoi scappare. Non puoi scappare dai tuoi pensieri, dalla tua mente. Vorresti anche solo un istante di vuoto, solo un secondo in cui puoi non pensare. Pensi che tutto tornerà come prima, e per metà sarà così, ma l’altra metà? Il restante 50%? Inizialmente non lo sai cosa può succedere, non lo puoi sapere. All’inizio pensi sempre in positivo, nonostante tutto. Ma solo poi ti renderai conto quanto difficile possa essere, quanto impossibile è. Pur avendo fatto del bene il pensiero tornerà da te, ed è come se ti perseguitasse. Ripenserai all’accaduto. E giorno dopo giorno sarà sempre più difficile fare o dire qualcosa, perché realizzi che è tutto vero, sai che è reale e sai che non puoi mentire, perché sai com’è andata. Sai bene cos’è successo, e mentire oppure omettere alcune parti, quelle per cui stai effettivamente male, non ti aiuterà, anzi starai solamente peggio, e tu lo sai, eppure cerchi di convincerti del contrario.