FAKE NEWS: cosa sono e come difendersi

Di: Alessia D’Agostino e Giorgia Salvatore

Le fake news ( italianizzate spesso in “ bufale “ o semplicemente “ notizie false ” ) sono un argomento molto conosciuto e, ironicamente, anche molto poco discusso accuratamente.

Definiamo tali tutte quelle notizie che mettono in circolazione informazioni inizialmente reali e contraffatte in seguito o completamente errate.

Non c’è un singolo motivo per il quale queste diventino virali: c’è chi le diffonde solo per ingannare i lettori, chi per emergere tra i tanti siti d’informazione e chi invece ha uno scopo di lucro e dunque lo fa per ricevere più click su un articolo di dubbia professionalità e veridicità. Ciò che è certo è che le bufale sono strutturate in modo tale da attirare l’attenzione degli utenti online che, per un motivo o per un altro, si imbattono in queste.

L’apice delle fake news è sui social, dove chiunque può scrivere ciò che vuole e spacciarle come proprie, spacciandosi anche come esperti senza effettivamente avere un reale titolo.

Queste esistono da sempre, anche se ci sembra impossibile anche solo pensarlo. Ce ne sono molte, ma noi vi racconteremo le fake news storiche più emergenti. 

Come abbiamo precedentemente detto, le fake news esistono da sempre, ma da quanto esattamente? Una delle prime bufale della storia avvenne nel V secolo a.C. con la falsa lettera di Pausania a Re Serse di Persia. Tucidide, un noto storico greco, ci fornisce una lettera in cui Pausania aveva intenzione di tradire i Greci, sempre secondo quest’ultimo, Pausania avrebbe offerto Sparta e la Grecia al re di Persia in cambio della mano di sua figlia. Il tradimento, infatti, sarebbe stato piuttosto grave poichè commesso dal reggente di Sparta (eroe della battaglia di Platea). 

Un altro esempio riguarda la (falsa) donazione di Costantino, avvenuta nell’ VIII secolo, un atto di donazione che l’imperatore Costantino I il Grande avrebbe fatto al Papa, Silvestro I, per averlo guarito dalla lebbra, cedendo un vasto territorio, comprendendo Roma, rendendo così sovrana di tutti gli Imperi la Chiesa. Questa donazione era presente in un documento “Constitutum Costantini”, che per secoli fu oggetto da controversie tra il Papato e l’Impero, per stabilire chi fosse legittimato a governare sul più vasto impero. La donazione però era un falso, si dovette attendere il 1517 per scoprire la verità. Durante l’indagine filologica dell’umanista Lorenzo Valla, egli si accorse che il documento era scritto in latino non compatibile con quello usato nel 300 d.C.. Il lavoro dell’umanista mise in crise un intero sistema di potere, tanto che finì nell’indice dei libri proibiti.

Una delle più grandi e plateali fake news è la grande bufala della luna. Siamo nel lontano venerdì 21 Agosto del 1835, durante l’ultima settimana del mese apparve un articolo (a puntate) sulla prima pagina del New York Sun. L’articolo riportava una serie di scoperte astronomiche che l’astronomo britannico Sir John Herschel aveva realizzato grazie ad un telescopio di vaste dimensioni. Herschel aveva infatti stabilito una nuova teoria dei fenomeni cometari, aveva inoltre scoperto pianeti in altri sistemi solari e risolto tutti i problemi dell’astronomia matematica. Successivamente l’articolo ha rivelato l’ultima: Herschel aveva scoperto la vita sulla Luna. L’articolo era, naturalmente, una bufala bella e buona, perché l’astronomo non aveva realizzato nessuna delle precedenti scoperte, che invece gli sono state attribuite nell’articolo. L’annuncio ha suscitato, tuttavia, un enorme entusiasmo in tutta l’America e in Europa.

Ce ne sono anche di recenti e di banali, frutto forse della voglia di creare pettegolezzi per divertimento. Una recentissima coinvolge una band bergamasca, i Pinguini Tattici Nucleari, e del loro famigerato scioglimento. Fortunatamente la notizia non si è ingigantita, creando ilarità da parte dei fan e dei coinvolti che, in onore di ciò, hanno deciso di chiamare il loro ultimo album proprio fake news.

Non sempre però le bufale vengono prese con leggerezza: al contrario, nella maggioranza delle volte – specialmente quando l’informazione diffusa è diffamatoria – la reazione dei fan è esagerata, portando anche quella dei diretti interessati ad una catena di reazioni sbagliate che finiscono solo per peggiorare la situazione.

Ma come possiamo riconoscerle e quindi evitarle?

Le fake news, ad oggi, sono diffuse soprattutto sui social, come instagram, facebook, twitter ecc. proprio perché così è più facile fornire informazioni false senza, dunque, spiegare nel dettaglio le vicende. Per riconoscere se le informazioni sono oggettive e corrette bisogna essere in grado di verificare la credibilità dei contenuti. Individuare però, se le informazioni sono false, non è sempre facile. Ecco perciò alcuni indizi per riuscire a riconoscerle:

  • Il controllo delle fonti: chi ha scritto la notizia, da dove provengono le informazioni? La notizia è neutrale oppure qualcuno vuole diffondere un suo messaggio?
  • La verifica dei fatti: è una notizia attuale? Sono notizie riportate su altri canali attendibili? 
  • Il controllo del gruppo target: a chi è rivolta la notizia? Quanta pubblicità si trova su questa pagina? Ci sono errori di ortografia?
  • Il controllo dell’URL: che aspetto ha l’indirizzo URL? Le notizie false, molto spesso, appaiono su pagine che sembrano un sito serio, e anche l’indirizzo web può confondere molte persone, perché simile a quello del sito originale.

Esistono metodi e strumenti tecnici per smascherare le fake news, ad esempio il motore di ricerca “Hoaxsearch.com”.

In conclusione possiamo dire che gli avvenimenti di fake news sono sempre esistiti, ed esisteranno sempre, perciò bisognerebbe “evitare” di credere a qualsiasi cosa si trovi su internet o si senta da alcune voci.